Africa en Route il progetto più votato di Migrathon

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Dopo tre giorni di lavoro, che hanno visto coinvolti 4 team e oltre 40 partecipanti, negli uffici di TOP-IX e negli spazi di Rinascimenti Sociali, il progetto “Africa en Route” è stato il più votato del Migrathon, maratona digitale per realizzare un modello di app o piattaforma digitale di informazione per Migranti interni in Africa Occidentale.
Dopo l’apertura dei lavori e la formazione dei gruppi nella serata di venerdì 2, sabato e domenica mattina, sviluppatori, designer, associazioni e migranti, provenienti da Senegal, Guinea e Camerun, hanno lavorato allo sviluppo delle proprie idee. Domenica pomeriggio spazio ai pitch conclusivi, che hanno visto prevalere “Africa en Route”, idea destinata a continuare il suo percorso verso l’hackathon che si terrà a Dakar nel mese di febbraio 2017.
migration-33Il progetto si propone di raccogliere dati e informazioni a partire dall’esperienza dei migranti e dalle associazioni locali e di distribuirle attraverso un’app interattiva, in grado di fornire in modo semplice e immediato le informazioni necessarie a comprendere i rischi del viaggio e a diminuire la vulnerabilità in caso di partenza. L’uso di icone rende l’app estremamente immediata e facilmente fruibile, inoltre permette, attraverso la registrazione, di creare un canale di comunicazione sicura tra il migrante e la propria famiglia.
Riduzione della vulnerabilità, mappa e opportunità alternative sono state parole d’ordine comuni a tutti i gruppi di lavoro.
migration-27Al secondo posto si è classificato il progetto “2KKI”, che sceglie il canale della web radio e delle radio per veicolare musica e informazioni, al fine di raggiungere un pubblico il più ampio possibile. L’obiettivo che si propone è quello di raccogliere e veicolare le informazioni fornite dagli stessi migranti che hanno intrapreso il viaggio, disegnare mappe interattive in grado di fornire informazioni utili sul percorso, al fine di ridurre la vulnerabilità del migrante durante il viaggio e segnalare le alternative in loco.
Il progetto “Le Miroir”, invece punta a convertire le spese che i migranti sostengono per finanziare il viaggio in investimenti in progetti di impresa in loco, favorendo lo sviluppo economico del territorio e offrendo nuove opportunità a chi sceglie di restare. Attraverso un processo di gamification offre la possibilità sperimentare virtualmente quello che succede se si sceglie di restare o se si preferisce partire (offrendo in questo caso informazioni utili per ridurre la vulnerabilità durante il viaggio).
Infine, “Totem” ruota attorno all’installazione di hot spot (totem) informativi multimediali (dotati di connessione wi-fi), in luoghi di aggregazione, quali mercati, moschee e posti di ritrovo. Sfruttando l’elemento attrattivo della musica, i totem favoriscano la circolazione e la distribuzione della informazioni sui rischi della migrazione e sulle alternative proposte dalle Ong per chi sceglie di restare.
Il team di “Africa en Route” manderà due dei suoi componenti a Dakar in occasione dell’hackathon di febbraio, che avrà il compito di portare avanti il lavoro iniziato a Torino, con l’obiettivo di contestualizzare e migliorare il modello, di concerto con gli sviluppatori locali.
Il progetto. L’hackathon è inserito nel più ampio programma PUCEI (Progetto di urgenza per la creazione di impiego in favore dei giovani e delle donne delle regioni di Saint Louis (Senegal) Oio, Cacheu e Tombali (Guinea Bissau) e Alta Guinea (Guinea) e d’informazione per i potenziali migranti irregolari realizzato con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. L’hackathon è stato organizzato con ONG 2.0, CISV, LVIA, AST.