Oltre che guardare con trepidante attesa al prossimo device tecnologico, alla prossima innovazione dirompente, è importante non perdere di vista le radici del cammino dell’informatica. È con questo spirito che il MuPIn – Museo Piemontese dell’Informatica organizza A bit of [hi]story, festival dell’innovazione giunto alla sua seconda edizione.
Appuntamento allo Spazio MRF a Mirafiori, in corso Settembrini 164, sabato 13 (con orario 10 – 24) e domenica 14 (orario 10 – 20), per un viaggio dalla valvola allo smartphone, tra incontri, esposizioni, conferenze ed eventi.
Lo spazio espositivo accoglierà il meglio delle collezioni di computer storici da tutta Italia e non solo: non si tratta di una mostra statica ma di un’occasione per toccare e utilizzare computer, console da gioco e altro materiale fornito da amatori e associazioni. L’esposizione sarà anche l’occasione d’incontro tra vecchi e nuovi appassionati. Saranno presenti, tra gli altri, l’European Society for Computer Preservation dalla Svizzera, il Museo dell’Informatica Funzionante di Palazzolo Acreide (Sicilia) ma anche dall’azienda Sistemi, che esporrà la sua collezione privata appena riallestita per i 40 anni dell’azienda.
Conferenze
Ventisette relatori proporranno interventi su molteplici argomenti legati alla storia dell’informatica, alle fake news, alla cultura digitale. Tra gli ospiti spiccano i nomi di Paolo Attivissimo, il blogger Alessandro “Dottor Manhattan” Apreda, l’autrice di fumetti Sidney Padua, che illustrerà la sua opera su Ada Lovelace. Sarà presente anche il Consorzio TOP-IX, sabato 13 alle 13: con l’avvicinarsi della sesta edizione di Big Dive, Christian Racca proporrà il pitch dal titolo “A bit of… DATA”.
Eventi
Nell’arco della due giorni, ci sarà anche spazio per laboratori (sabato 13 alle 15 appuntamento con il CoderDojo); domenica 14 alla stessa ora tocca invece al Restart Party.
Domenica, dalle 9, è anche il giorno dell’hackathon organizzato da IBM: una gara di programmazione riservata alle sole ragazze: dodici ore di full immersion per realizzare un progetto utilizzando l’intelligenza artificiale “Watson” (in palio alcuni premi come un account su IBM Watson per le ragazze e 3 giorni di full immersion presso la sede della stessa).
