È partito questa mattina, lunedì 9 settembre, nella sede della Fondazione ISI, CorDATA, percorso di formazione nato con lo scopo di sviluppare nelle organizzazioni della cooperazione internazionale la consapevolezza delle potenzialità offerte dall’adozione di Tecnologie Civiche e di un approccio Data-Driven. L’iniziativa è stata ideata e organizzata da TOP-IX, Fondazione ISI, Moxoff e HeartInData.
Il corso rientra nel più ampio progetto Innovazione per lo Sviluppo, rivolto al mondo dell’innovazione e della cooperazione internazionale, promosso da Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo. A portare il saluto dei due “motori” del progetto è stata Ilaria Caramia della Compagnia di San Paolo: “Quest’anno abbiamo avviato 13 corsi con l’obiettivo di supportare le organizzazioni della Cooperazione internazionale e del No Profit e favorire lo scambio di buone pratiche”.
“L’intento non è quello di fare di voi esperti di dati – tranquillizza la platea Christian Racca del Consrozio TOP-IX –. Vogliamo aiutarvi a rendere i vostri progetti appetibili per data scientist terzi”. Poi la parola passa ai partecipanti.
Classe equilibrata tra maschi e femmine e particolarmente eterogenea. Molte Onlus, con particolare attenzione al tema dell’immigrazione, volontari e membri di Action Aid e Medici Senza Frontiere, ma anche data scientist in ambito foundraising, soggetti impegnati in progetti sociali del Comune di Torino, attivisti ed esperti di campagne sociali.
La giornata prosegue con un assaggio dei diversi temi che verranno affrontati nei prossimi appuntamenti.
Apre TOP-IX con “Dall’hype su dati alla generazione di impatto passando per l’Intelligenza Artificiale”, per poi cedere il palco a Fondazione ISI (“Data Science for Social Impact”) e Moxoff (“Il dato è una ricchezza: la matematica al nostro servizio”) , fino al finale riservato a “HeartInData, il cuore nei dati”, a cura di Heart in Data.
Il percorso di CorDATA prosegue nelle prossime settimane, fino al 15 ottobre, con quattro case study